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L' insediamento umano nel territorio di Settimo San Pietro risale
al Neolitico recente. In quell' epoca Settimo era sicuramente
un sito di particolare rilievo, ne sono testimonianza i resti
di quello che doveva essere il grandioso nuraghe a Cuccuru de
Nuraxi, dove furono ritrovati numerosi resti di civiltà
nuragica e l' interessantissimo pozzo sacro. |
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nuraghe fu distrutto in epoche più recenti, e i blocchi
che lo costituivano furono utilizzati per la costruzione delle
case, per chiudere cortili e per costruire le chiese dell' antico
abitato del paese.
Con l' invasione dell' isola da parte dei romani anche Settimo
fu |
occupato dai coloni, e il paese fu dotato di monumenti e servizi.
Il nostro paese, infatti, doveva essere un centro romano di
particolare interesse, a giudicare dai ritrovamenti che
sin dal secolo scorso e fino ai giorni nostri, si sono |
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susseguiti:
nel 1880, nella località "is Argiddas", fu
ritrovato un acquedotto romano in muratura.Lo stesso nome del
paese è di origine romana. Infatti, Septimo ab urbe
lapide, che significa presso la settima pietra miliare,
indicava la distanza che divideva Settimo da Karalis (Cagliari),
ossia 7 miglia. |
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Durante
il Medioevo, Settimo appartenne al Giudicato di Cagliari, dopo
la cui caduta, nel 1257, entrò a far parte dei possedimenti
d' oltre mare del Comune di Pisa.Nel 1324, il centro passò
agli Aragonesi e Giacomo d' Aragona lo infeudò a Berengario
Carroz e alla moglie Teresa Gombal da Enteca, in
cambio di una
somma
di |
denaro che servì a restaurare il castello di S. Michele
a Cagliari. Nel 1363 fu creata la contea di Quirra, infeudata
sempre ai Carroz di San Michele e la Villa di Settimo entrò
a farvi parte.
La
contea di Qirra fu trasformata, nel 1603, in Marchesato.
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